IWUSA (Italian Women USA) è la prima community che riunisce donne expat italiane negli Stati Uniti, con la missione di creare un ambiente sicuro in cui i propri membri possano condividere le loro esperienze e mettere le loro expertise a disposizione.”
Abbiamo intervistato la sua fondatrice, Cornelia Pop, expat a NYC, che si è trasferita oltreoceano dopo aver completato gli studi a Torino e lavorato a Milano per una società di consulenza nel settore HR, cogliendo insieme con suo marito l’occasione unica di trasferirsi a New York. Lì, un giorno, è nata IWUSA.
“La decisione di andare a vivere a New York è stata improvvisa: mio marito ha ricevuto un’offerta di lavoro da un’azienda con sede a New York a settembre 2018 e a novembre eravamo già qui. In pochissimi giorni abbiamo deciso di trasferirci, nonostante la cosiddetta vita ‘perfetta’ che avevamo in Italia: un lavoro sicuro, una carriera avviata in due aziende multinazionali e una figlia appena nata. Eppure non abbiamo esitato un attimo nel fare questa scelta.”
“Ci siamo innamorati di questa città due anni prima, durante il nostro viaggio di nozze. Avete presente quando ti senti a casa? Ecco, questa era la sensazione che avevamo camminando per le sue strade.”
Trasferirsi a New York: dopo l’entusiasmo, qualche difficoltà
IWUSA non è nata immediatamente dopo il trasferimento di Cornelia a New York, anzi, la sua nascita è stata più una risposta alle difficoltà che la sua fondatrice si è ritrovata ad affrontare in quanto donna expat. Difficoltà che qui sul blog abbiamo già trattato, ma che la sua esperienza ci aiuta ad arricchire.
“Il trasferimento a New York non è stato, almeno all’inizio, una scelta azzeccata a livello professionale.”
“Nonostante la forte motivazione che sentivo, mi sono chiesta tantissime volte se avessi fatto la scelta giusta. Ho dovuto mettere la mia carriera in pausa per almeno un anno prima di ricevere il permesso di lavoro e ricercare attivamente un nuovo lavoro a New York. Per lavorare negli Stati Uniti, infatti, è necessario ottenere il permesso di lavoro; non basta semplicemente avere un visto.”
“Ero cosciente del fatto che la mia scelta fosse stata presa principalmente per migliorare la qualità della vita e per soddisfare il mio forte desiderio di vivere un’esperienza all’estero. Nonostante questo sentivo dentro di me che mi avrebbe arricchito sotto altri aspetti e devo dire che avevo ragione a pensarla così.”
IWUSA, una community di supporto e confronto
Le difficoltà dell’esperienza di trasferimento di Cornelia sono state il terreno fertile per la nascita di IWUSA, una community con un desiderio comune, quello di creare una rete, tutta al femminile, per confrontarsi con altre donne expat che avevano vissuto il suo stesso percorso, o un’esperienza simile, legata all’espatrio.
“La Community è nata da un bisogno non solo mio, ma che sentivo fosse di tutte le donne con cui entravo in contatto: l’esigenza di connettersi e confrontarsi con persone che vivono un’esperienza simile.”
Per Cornelia, muovere i primi passi verso la creazione della sua organizzazione, non è stato sicuramente semplice, ma il desiderio di riunirsi per stare insieme, condividere esperienze e, soprattutto, aiutarsi a vicenda ha reso possibile la sua crescita.
“Appena arrivata negli Stati Uniti a Novembre 2018, ho cercato di collegarmi ed entrare in contatto con altre donne italiane in America su Instagram. Pian pianino ho iniziato a conoscere molte di loro a New York ed in generale negli Stati Uniti.”
“Ho sempre creduto che insieme si è più forti e per me non ha senso faticare da soli quando ci si può aiutare e sostenere, soprattutto se residenti in un paese straniero. In fondo c’è spazio per tutti, no? Ed ognuno è unico in ciò che dice e fa.”
Come funziona IWUSA
Per entrare a far parte di IWUSA, ci spiega Cornelia, bisogna:
“Vivere negli Stati Uniti o essere in procinto di trasferimento, e aver vissuto in Italia e conoscere la lingua e cultura del paese.”
Ma non basta soddisfare questi due requisiti “oggettivi”, poiché per aderire a una comunità bisogna anche riconoscersi nei suoi valori.
“La Community non è per tutte le IWUSA, ma solo per coloro che si identificano nella nostra missione e abbracciano i valori di inclusività, incoraggiamento e rispetto reciproco.”
IWUSA è una community molto attiva, sia per quanto riguarda l’ambito professionale, con esperte di molti settori che mettono a disposizione il proprio know-how, ma anche per quanto riguarda l’ambito personale.
“Si tratta di una Community di italiani expat, che promuove iniziative che mirano a supportare la crescita personale e professionale dei suoi membri. In genere organizziamo meetup virtuali e in presenza, workshop di sviluppo professionale e personale facilitati dai membri della Community (eg. #IamRemarkable di Google), Networking circle professionali, e oltre quindici Ambassadors locali che organizzano regolarmente nuovi eventi.”
Una community che sfrutta al massimo le possibilità del digitale e cerca di dare voce alle molte e varie necessità e desideri di chi vi partecipa facendo rete proprio attraverso i social network.
“I due gruppi Facebook (IWUSA Community con oltre 5000 membri e il gruppo IWUSA @Work con oltre 1000 membri) sono il cuore della Community perchè è dove condividiamo le nostre storie ed esperienze personali per motivare e trarre ispirazione una dall’altra e per facilitare il cambiamento che tutte noi abbiamo dovuto affrontare con il trasferimento negli Stati Uniti.”
“C’è chi cerca un lavoro, chi desidera cambiare professione, chi desidera intraprendere un percorso di studi, chi ha nostalgia dell’Italia, ecc…”
La pandemia e il futuro
L’anno successivo alla sua fondazione, IWUSA e la sua community di donne expat si sono ritrovate ad affrontare, come tutti d’altronde, l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia. Ma nonostante la realtà fondata da Cornelia fosse appena nata, IWUSA non ha patito l’emergenza improvvisa, anzi.
“In realtà ci ha unito ancora di più. L’emergenza Covid-19 ha trasformato gli incontri in presenza locali in meet-up virtuali mensili cross USA. Fino a quel momento non avevamo mai fatto una vera pianificazione ed era un sogno organizzare eventi unici con tutte le donne di IWUSA.”
“Da quel momento la nostra visione è cambiata totalmente. Abbiamo iniziato a creare workshop virtuali facilitati da professioniste IWUSA mensilmente, e ogni settimana organizzavamo un evento virtuale per chiacchierare tra di noi.”
La Community expat sta crescendo a un buon ritmo e il team inizia già a pensare ai possibili futuri di IWUSA, anche se al momento tutti gli sforzi sono concentrati maggiormente sul presente.
“Con il team parliamo spesso del futuro della Community, abbiamo una visione molto grande e vorremmo sicuramente fare sempre di più per dare un aiuto concreto alle IWUSA ed essere il loro primo punto di riferimento.”
“Per quanto riguarda l’espansione in altri continenti, ad oggi siamo focalizzate al 100% sugli Stati Uniti perché non è per nulla semplice o scontato trasmettere i nostri valori a una Community che cresce ogni giorno sempre di più.”
“Siamo sempre state spinte a guardare la qualità e non quantità. Però chissà, magari arriveremo a toccare tutti i continenti nei prossimi 10 anni. La nostra bussola è continuare a supportare le donne expat ovunque siano”.
di Alice Rebolino
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