Dal quel lontano 6 agosto il Web è radicalmente cambiato e, parallelamente, ha modificato le nostre vite plasmandosi sulla base dei nostri bisogni, delle nostre caratteristiche e dei nostri stili di vita. Possiamo dire che dagli anni ‘90 in poi la società e il Web si sono evoluti (e talvolta involuti) insieme, subendo la reciproca influenza e dando luogo a curiosi intrecci, tanto che oggi ci appaiono come due realtà inscindibili.
In origine, il Web si presentava come un ambiente “anonimo”: si interagiva con altri users essenzialmente per scambiare o inviare dati, senza dovere necessariamente condividere informazioni personali come il nome, l’ età o luogo di provenienza. Interessi, gusti e aspetti del carattere non erano ancora elementi tenuti in considerazione, le persone che si interfacciavano nella ragnatela globale erano più che altro degli “utilizzatori” che popolavano un freddo mondo online più allo scopo di gestire informazioni che per stare in relazione con l’altro.
Il gioco nel web e le primitive relazioni vistuali
Le interazioni nel Web hanno iniziato ad assumere una connotazione più “sociale” con l’avvento delle chat, dei forum e poi dei giochi di ruolo. Inizialmente ci si incontrava tra users per condividere contenuti e idee su appositi “forum tematici”: i forum apparivano come delle semplici pagine web dense di parole e prive di immagini, dove ogni interlocutore poteva distinguersi dall’altro grazie ad un nickname personalizzato che poteva riprendere il proprio nome reale o ispirarsi a parole di fantasia. Chattando con i partecipanti ai gruppi di discussione era possibile stabilire delle relazioni, conoscere i gusti e le opinioni dell’altro, tuttavia si potevano avere solo informazioni parziali, talvolta false o difficilmente verificabili. Non avendo ancora a disposizione immagini o fotografie, la dimensione del corpo e dell’aspetto fisico restava totalmente in ombra, lasciando spazio alle interazioni verbali e, al massimo, all’immaginazione degli users (Boyd, Ellison, 2007). In un ambiente in cui non si era costretti a mostrarsi interamente, era usuale apparire e sparire senza dovere rendere conto a nessuno. In uno spazio così privo di regole e strutture, si poteva facilmente reinventare se stessi, proporre un’immagine di sé fittizia o alterata, nascondendo gli aspetti di sé meno popolari e caratteristiche che si mostrano più difficilmente nella vita offline (Bargh, Mc Kenna, Fitzsimons, 2002; Mc Kenna, Green, Gleason, 2002). Allo stesso tempo, attraverso queste “primitive relazioni virtuali”, era possibile svelare aspetti di sé che, per svariati motivi, si tendeva a non condividere nella propria quotidianità. Avendo a che fare con persone di cui non si sapeva niente e che probabilmente abitavano a numerosi km di distanza, per alcuni users risultava più facile aprirsi e confidarsi con gli interlocutori.
La terza dimensione
Internet aveva così creato una “terza dimensione” nella ragnatela globale in cui si iniziava a sperimentare un nuovo tipo di relazione sociale che nasceva e cresceva interamente nel Web, nutrendosi esclusivamente delle parole scambiate attraverso una schermo e che, talvolta, produceva incontri nella vita offline. Tuttavia questo nuovo spazio non aveva ancora le caratteristiche ottimali per consentire agli users un’esperienza online che potesse soddisfare, almeno in parte, il naturale bisogno di socialità. La linea di demarcazione tra vita online e offline era ancora molto definita, era necessario l’uso di un pc per potere passare dall’una all’altra. L’avvento di piattaforme online più evolute e la diffusione degli Smartphone ha consentito un vero e proprio salto di qualità nell’esperienza dell’users. Infatti con l’evoluzione della tecnologia, il Web si è modificato nella struttura e negli strumenti che, progressivamente, ha messo a nostra disposizione.
La scomparsa dell’anonimato
La nascita dei Blog e dei Social Network, ha ridotto fortemente il carattere anonimo dell’ambiente virtuale accessibile a tutti. Quando entriamo a fare parte del mondo dei Social, ci viene immediatamente chiesto di definire un profilo personale inserendo informazioni anagrafiche “reali” e facilmente verificabili dagli altri utenti, siamo invitati a menzionare i nostri interessi e le nostre passioni, a segnalare le nostre esperienze pregresse scolastiche, lavorative e di vita. Stringiamo “amicizie” con i nostri “amici”, con gli “amici degli amici” e, spesso, sono persone che effettivamente conosciamo nella realtà offline o di cui comunque abbiamo informazioni certe. “Seguiamo” personaggi più o meno noti, esprimiamo apertamente punti di vista e opinioni, diamo vita a gruppi di discussione costituiti da partecipanti scelti, di cui tendenzialmente conosciamo l’identità. Contribuiamo attivamente nella creazione di una rete in cui veniamo identificati e attraverso cui impariamo a riconoscere le persone che ci circondano. La dimensione del corpo viene maggiormente caratterizzata attraverso la condivisione di immagini, foto e video. Generalmente possiamo sapere chi effettivamente c’è dall’altra parte dello schermo, addirittura ci è dato conoscere in tempo reale dove si trova, mediante gli appositi dispositivi di localizzazione geografica. L’identità personale trova nel Web odierno un ulteriore luogo in cui crescere e diversificarsi: può infatti accadere che attraverso le interazioni online le persone più timide e introverse riescano a trovare uno “spazio-altro” in cui esprimere se stessi con maggiore libertà, o addirittura sperimentare ruoli sociali nuovi che nella vita offline non avevano mai osato vestire. Tra i vari strumenti che il Web ci fornisce, i Social Network in particolare hanno apportato molti cambiamenti nelle nostre vite: potendovi accedere facilmente con lo Smartphone, ormai è possibile essere online h 24, questo consente di annullare i tempi e le distanze, di interagire in tempo reale con gli altri, sovrapponendo il “qui e ora” con il “la e allora”.
Dalla breve storia del Web sino ad ora tracciata, è evidente come i numerosi progressi tecnologici hanno modificato la struttura e le dinamiche che popolano il mondo virtuale. Questa rapida evoluzione ha stravolto e tuttora stravolge le relazioni interpersonali online e offline, incide sul modo di percepire noi stessi e l’altro, influisce sempre più significativamente sulla nostra quotidianità. La letteratura scientifica sottolinea quanto questo tema sia attuale e per certi versi ancora poco esplorato, se si considerano la rapidità con cui le nuove tecnologie evolvono e l’effetto del loro crescente utilizzo nella vita di tutti i giorni, soprattutto sullo sviluppo e maturazione degli individui più giovani (Riva, 2013).
Proprio per questo pensiamo sia importante osservare e riflettere costantemente sul profondo intreccio tra la tecnologia, la nostra individualità e la società, ormai non è più possibile considerarle come tre dimensioni slegate, piuttosto come un unico sistema complesso che, nel bene e nel male, cresce e si evolve in simbiosi. Transiti seguendo i principi di sloweb, consapevole dell’ormai inscindibile connessione tra reale e virtuale nella ragnatela globale, ha scelto di costruire un servizio che sfrutti le potenzialità della Rete per studiare la dimensione online delle interazioni umane e di supportare tutti coloro che per scelta o necessità utilizzano il Web anche per stabilire relazioni con l’altro.
[Bianca Casella responsabile del servizio di Accoglienza]