Internet è una Repubblica? W la Res Publica di Internet

E se provassimo ad immaginarci la Repubblica di internet?

 

Internet è un luogo reale

Questa mappa è uscita dal disegnatore Martin Vargic e delinea come apparirebbe internet se fosse un mondo 

Internet

Internet, oggi, è luogo di esperienze e quindi di significati, non un “semplice” contenitore di informazioni; secondo Turkle (2017, cit. in, Weinberg, Rolnick, 2020, p.5), “la tecnologia crea un nuovo stato del sé” e “le intimità online sono reali ma operano secondo nuove dinamiche”.

 

 Internet è il nuovo mondo  

Sono 25 anni che la rete esiste, un tempo brevissimo per l’adattamento umano.

Ma come ci stiamo comportando nel NUOVO MONDO ?

Partiamo da una considerazione spesso sottovalutata; il Processo di adattamento è sempre faticoso (chiedetelo ad un qualsiasi expat) soprattutto se il luogo è  un contesto così nuovo in rapida evoluzione, che richiede competenze multidisciplinari approfondite e vaste per iniziare a comprendere il fenomeno.

 

Res Publica

 

Immigrazione digitale e regole da costruire

Dobbiamo quindi essere consapevoli di star vivendo nel mezzo di una trasformazione epocale: sopra i 40 anni siamo tutti immigrati digitali, ma anche i nativi devono ancora fare i conti con la transizione culturale. Sarà nei loro figli la “terza generazione di internet” in cui potremo osservare le prime tracce della transizione compiuta nell’ONLIFE.

 

Riconoscere e tollerare la difficoltà ad adattarsi al nuovo

MA COSA CI SUCCEDE QUANDO AFFRONTIAMO UN CONTESTO NUOVO E NON ABBIAMO ABBASTANZA PUNTI DI RIFERIMENTO?

Quando affrontiamo una cosa nuova (come orientarci nello spazio sterminato della rete ) Tutti noi interpretiamo le informazioni secondo schemi usuali ma inefficaci ad affrontare il nuovo commettendo errori uno dei più comuni è chiamato bias della conferma.

 

BIAS

  (questa immagine è solo un esempio trovato in rete)

 

Stupidità e saggezza digitale 

Prensky parla di “saggezza digitale” e “stupidità digitale”. (2010)

Essere abili nell’uso degli strumenti digitali è come guidare l’auto: diventerà una competenza di base abbastanza banale. L’uso abile ma inappropriato delle tecnologie è quindi sinonimo di stupidità digitale. Le persone digitalmente  “stupide” non si rendono conto del fatto che quando si muovono all’interno della rete sono all’interno di luoghi e relazioni reali.

Il discrimine dell’intelligenza digitale è tra la capacità di valutare le conseguenze delle azioni compiute in rete e nel riuscire a potenziare la saggezza delle decisioni grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia.

 

Internet è una cosa pubblica!

Di cui tutti dobbiamo occuparci con senso civico, evitando di lasciare scorie e rifiuti proprio come nel mondo offline. E un luogo in cui dedicare la medesima attenzione e cura nelle relazioni personali. 

 

Un governo internazionale del  CYBERSPAZIO

Le Nazioni unite si sono occupate del tema del cyverspazio in un documento per i suoi 75 anni.

In questo documento si dichiara  che “La tecnologia contribuisce a rendere il mondo più equo, pacifico e giusto”.

Ma è sottolineato con chiarezza che per  ottenere questo prezioso obiettivo è necessaria la cooperazione  internazionale alla gestione di “cyberspazio universale che rifletta gli standard mondiali di pace e sicurezza, di diritti dell’uomo e di sviluppo sostenibile”. Questo aspetto  , “è visto come un elemento cruciale per garantire l’unione mondiale”. 

 

Di Anna Pisterzi