Nella Dublino tech, tra stimoli e nuove opportunità
L’attenzione di Virginia alla vita degli italiani all’estero inizia con un dato autobiografico. Lei stessa, infatti, è expat a Dublino dal 2018.
La capitale irlandese, è risaputo, è un polo di innovazione privilegiato in Europa. Come ci racconta Virginia, si tratta di un ambiente stimolante e pieno di opportunità.
“Sono andata a vivere a Dublino per intraprendere una nuova avventura nel reparto commerciale di un’azienda multinazionale tech.
Lavoro con il mercato italiano, ma all’interno di una rete internazionale, il che mi dà l’opportunità di confrontarmi quotidianamente con persone con un differente background dal mio.”
Non ci stupisce, quindi, immaginare che una città come Dublino sia un terreno fertile per la nascita di idee come quella che sta alla base di ItaliaNear, che sfrutta la tecnologia per connettere le persone in real life e creare una rete di connessione italiana nel mondo.
ItaliaNear per superare le barriere linguistiche
Abbiamo chiesto a Virginia di spiegarci meglio il funzionamento dell’app (disponibile sia su Google Play, sia su App Store), che può essere utile in primis agli expat, ma anche a turisti e viaggiatori di passaggio.
“ItaliaNear è nata per essere d’aiuto a tutti quegli italiani che, viaggiando per lavoro, studio o turismo, possono trovarsi in difficoltà con la lingua del paese che li ospita.”
Il primo intento di ItaliaNear, infatti, è quello di aiutare gli italiani a superare uno dei primi grandi scogli quando ci si sposta all’estero, quello della barriera linguistica.
Anche chi mastica bene l’inglese, infatti, talvolta può essere in difficoltà, soprattutto se ha bisogno di un servizio specifico, o si trova in un Paese molto distante dalla cultura italiana o europea.
“Quando si è lontani da casa può capitare di aver bisogno di un farmacista, di un dentista o di un parrucchiere, ma se non si conosce bene la lingua del posto è difficile farsi capire, o spiegare bene le proprie esigenze. Se poi ci si trova in un paese in cui le insegne dei negozi sono scritte in un alfabeto diverso dal nostro, per esempio in cirillico o in cinese, la faccenda si complica ulteriormente.
ItaliaNear risolve questo problema perché consente di localizzare e visualizzare sul proprio telefono tutti gli esercizi commerciali (ristoranti, negozi, farmacie, studi medici) situati nelle vicinanze, in cui lavora almeno una persona che parla la nostra lingua”.
L’evoluzione in una rete di integrazione
Se il primo obiettivo di ItaliaNear è stato quello di supportare gli italiani all’estero soprattutto dal punto di vista linguistico, ben presto il servizio si è rivelato anche un ottimo strumento di integrazione sociale e culturale, come ci spiega Virginia.
“Grazie a tutte le informazioni che la rete dei nostri contatti può condividere, i nostri utenti hanno infatti l’opportunità di vivere in maniera diversa, più genuina, la loro permanenza all’estero.”
Un altro dei tratti più preziosi di ItaliaNear è la sua possibilità di aiutare a superare quel momento di spaesamento iniziale che tanti expat possono attraversare nei primi tempi del loro trasferimento.
“Quante volte, trovandoci in un Paese straniero, avremmo voluto chiedere un consiglio a chi vi risiede già da molto tempo. Ed è proprio questo che ItaliaNear rende possibile!
E forse è proprio questa la chiave dell’accoglienza decisamente calorosa che abbiamo ricevuto, superiore ad ogni aspettativa, visto anche che il lancio dell’applicazione è avvenuto in piena pandemia.”
I contatti di ItaliaNear tendono la mano a chi si è appena trasferito, grazie all’elemento in comune della lingua e della provenienza italiana, ma allo stesso tempo si possono trovare sull’app altri professionisti italiani, aprendo quindi alla possibilità di tessere nuove reti e costruire opportunità di scambio e interconnessione.
“Com’è naturale, la rete dei nostri contatti all’estero viene utilizzata non soltanto dai nostri utenti ma anche dai contatti stessi, che hanno così l’opportunità di familiarizzare con i connazionali che lavorano nello stesso settore e/o che risiedono nella stessa località
ItaliaNear non prevede invece la creazione di una rete di utenti anche perché, per motivi di privacy, agli utenti non è richiesta la condivisione o la pubblicazione di dati personali.”
Un podcast per raccontare e connettere
Ci tenevamo a segnalare ai nostri lettori anche il podcast Ma sei nato in Italy?, nato come iniziativa parallela all’app, proposta a Virginia da un amico che aveva appena finito un corso di podcasting, con lo scopo di aumentare la connessione tra gli utenti di ItaliaNear e tutti coloro che conoscono il progetto.
“Abbiamo pensato che, intervistando i professionisti italiani sparsi per il mondo, si potesse creare un senso di comunità nei confronti di chi ci segue sulle piattaforme social e chi ha scaricato la nostra app.
Qualunque professionista registrato sull’app ItaliaNear (e che quindi lavora e vive all’estero) può fare domanda di partecipazione al podcast per raccontare la sua storia e aneddoti divertenti, e allo stesso tempo per fornire consigli utili a chi è interessato a intraprendere una scelta simile.”
ItaliaNear 2.0: i prossimi step del progetto
Quello di ItaliaNear, come avrete capito, è un progetto giovane e in piena evoluzione.
Virginia ci spiega che “la versione attuale di ItaliaNear è stata praticamente realizzata in casa, utilizzando una piattaforma No-Code (n.d.r.: che non richiede la conoscenza di linguaggi di programmazione),ed ha un aspetto decisamente artigianale.
Così, da qualche mese, abbiamo iniziato lo sviluppo della versione 2.0 che ci auguriamo di poter pubblicare entro l’anno.”
ItaliaNear, quindi, diventerà presto ancora più professionale, con l’obiettivo di perfezionare la user experience degli utenti: “avrà un’interfaccia più gradevole e intuitiva, sarà molto più veloce e consentirà agli utenti di impostare a piacimento la zona di ricerca dei contatti, dal singolo quartiere ad un’intera provincia (senza doversi limitare alla vista per località), per poi filtrarli ‘al volo’ in base alle diverse tipologie di attività.”