Perché Traiettorie?
Attraversare l’espatrio significa vivere un’esperienza psicologicamente complessa e ricca, che per ciascuno può assumere differenti contorni e svilupparsi in peculiari traiettorie. Se c’è una cosa che abbiamo imparato, come cooperativa sociale che lavora a contatto con le persone italiane all’estero, è l’importanza di affrontarlo in maniera consapevole, dotandosi di strumenti.
Ci siamo presi un tempo lento per osservare le traiettorie di questo “fenomeno dentro al fenomeno” migratorio, per orientarci ed elaborare pensiero. Abbiamo raccolto informazioni, dialogato con le istituzioni, ascoltato le storie di chi vive, o ha vissuto, l’esperienza dell’espatrio, e di chi ha a che fare ogni giorno con i bisogni delle persone italiane all’estero. Poi, abbiamo creato uno strumento, che rappresenta la nostra risposta, come Transiti, alle necessità emerse da questa esplorazione.
Vogliamo che la nostra guida-non-guida sia un primo strumento utile a chi parte, chi vive e chi torna, ma anche a chi resta e/o vede una o più persone care partire. Non vi dirà cinque cose che dovete fare, non suggerirà nessun rito propiziatorio o prescrizione, ma cercherà di offrire, attraverso la lettura e la rilettura, la possibilità di strutturare pensiero, strato dopo strato, pagina dopo pagina.
La sua utilità sarà misurabile, nel tempo, attraverso il grado in cui raggiungerà il suo principale obiettivo: sensibilizzare rispetto alle tematiche e ai processi psicologici che ruotano attorno all’espatrio.