Solidarietà e assistenza per gli italiani in difficoltà: il Coasit di Atene

Un comitato di assistenza per italiani in difficoltà, esempio virtuoso e concreto che unisce la valorizzazione dell’identità culturale e la crescita di una rete solidale

Nella viva, vibrante e caotica Atene, da sempre luogo di scambio tra le culture dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è attivo un Comitato di solidarietà a sostegno degli italiani e dei loro familiari.

É il Co.As.It. – Comitato Assistenza degli Italiani -, che si rivolge a coloro che hanno scelto la Grecia come luogo per vivere e lavorare e si occupa con umiltà e dedizione di supportare e sostenere coloro che si trovano in difficoltà economiche e sociali in seguito a vicissitudini personali o lavorative.

Il Comitato, da quasi mezzo secolo, vive e cresce grazie al tempo offerto dai volontari e all’organizzazione di raccolte fondi che coinvolgono la comunità italiana e non solo, promuovendo l’integrazione e scambio culturale. 

Cristiana Fagnoni, attuale presidente e volontaria del COASIT, nata ad Atene da genitori italiani, ci racconta la storia e l’importanza di questa associazione.

COASIT: un sistema di solidarietà

Il COASIT nasce nel 1973 quasi per caso, da un gruppo di donne italiane residenti in Grecia che inizialmente si riunivano per aiutare connazionali in difficoltà. “L’organizzazione è cresciuta e si è evoluta negli anni, ottenendo il riconoscimento dallo Stato greco, e oggi conta su un gruppo attivo di circa 35 volontarie” spiega Cristiana Fagnoni. 

Offre assistenza a persone di origine italiana, ma anche coniugi o figli di italiani, in generale a chi ha bisogno di aiuto per sé o per i propri familiari.

La costituzione in comitato a base volontaria, che utilizza fondi provenienti da donazioni, oltre a un contributo del Ministero degli Affari Esteri, permette di agire con rapidità e flessibilità, evitando quindi quella burocrazia che rallenta le procedure, a cui invece altri enti devono far fronte. 

Siamo riconosciuti da Ministero e Ambasciata – con cui collaboriamo strettamente da anni – ai quali forniamo in trasparenza i nostri bilanci, ma abbiamo sempre la possibilità di intervenire subito, per esempio pagando un medico se una visita è urgente, a coloro che non hanno accesso a cure sanitarie o devono sostenere spese fondamentali“, sottolinea Fagnoni. 

Questa prontezza d’azione è ciò che rende il COASIT unico e indispensabile per gli italiani che si trovano in situazioni di emergenza

Purtroppo, come oggi, anche nei decenni passati numerose persone svolgevano attività lavorative stagionali, con contratti saltuari oppure addirittura in nero. Questo non ha impedito loro di vivere in Grecia abbastanza stabilmente, ma nel momento in cui si sospende l’attività lavorativa non è ovviamente possibile contare su tutta una serie di servizi come la pensione o il sussidio di disoccupazione. A questo si aggiunge la situazione attuale del sistema sanitario greco pubblico, che vive un periodo di grave difficoltà e che spesso porta, purtroppo, a rivolgersi a strutture private a causa delle attese lunghissime, anche in casi di patologie importanti”.

Una mano tesa in un mondo in cambiamento

Atene è una città in continua evoluzione, con un turismo in crescita e un mercato immobiliare in fermento. Tuttavia, la crescita economica non è equamente distribuita e può capitare che persone che si sono trasferite qui anni fa, attratte dal sole e dal mare e spesso impiegate nel settore della ristorazione o turistico, oggi si trovino sole e in difficoltà, senza alcun sussidio o accesso al sistema sanitario.

Ultimamente stiamo fornendo supporto a diversi italiani, ormai anziani, che non possono tornare in Italia, perché lì non hanno più alcuna rete sociale; ma anche a vedove, donne sole e con figli a carico o persone con problemi di salute. Senza un lavoro regolare non possono contare sull’assistenza sanitaria e su alcun sostegno economico” racconta Cristiana. 

In questi casi il COASIT offre non solo supporto economico ma anche ‘umano’, perché è la rete di solidarietà a fare la differenza. 

Tra i casi più urgenti e complessi che stiamo sostenendo in questo periodo c’è quello di un uomo che deve sostenere delle terapie urgenti e non ha accesso momentaneamente al sistema pubblico – dove ormai i tempi di attesa sono lunghissimi -, oppure quello di una signora ottantenne che vive con il figlio affetto da schizofrenia e che non può lavorare. 

In entrambi i casi, la presenza dei volontari è stata vitale: il sostegno economico non basta, servono anche le ore a disposizione per seguire queste persone, dall’organizzazione all’accompagnamento”.

Non solo assistenza

Oltre all’assistenza diretta delle persone in difficoltà, il COASIT si impegna a mantenere viva la cultura italiana in Grecia e il senso di appartenenza a una comune origine geografica e linguistica. 

L’evento più importante a cui il comitato dedica tanto tempo ed energie è il tradizionale Bazar di Natale, un evento che riunisce ogni anno la comunità italiana e greca, offrendo prodotti tipici regionali e un’occasione per stare insieme. 

È un momento di festa, ma anche la più importante fonte di raccolta fondi che ci permette di continuare il nostro lavoro“, spiega Cristiana Fagnoni.

L’organizzazione del bazar richiede mesi di preparazione e coinvolge non solo i membri attivi di COASIT, ma anche molti amici e volontari che offrono il loro tempo e le loro risorse. 

C’è un grande senso di responsabilità nell’organizzazione, perché sappiamo che i fondi raccolti rappresentano quasi tutto il budget annuale utile per aiutare i nostri beneficiari; con il trascorrere degli anni è diventato un evento imperdibile per tutto il territorio, a cui non partecipano solo italiani ma anche tantissimi ateniesi che amano la cultura e la cucina italiana. 

Al bazar si assaggiano piatti regionali, si possono acquistare prodotti tipici e artigianato, presenziano artisti e facciamo festa per un’intera giornata.

In generale, se penso all’integrazione culturale e sociale della comunità italiana in Grecia posso dire di non aver mai visto o vissuto particolari criticità.

Personalmente mi ritengo italiana e greca allo stesso modo, le mie due identità non vanno in conflitto. Ho frequentato le scuole italiane ad Atene e sento un forte legame culturale e linguistico con l’Italia, ma allo stesso le mie radici e la mia casa sono qui, per cui capisco bene i motivi che spingono tanti italiani a non tornare nel proprio paese di origine dove ormai si sentirebbero estranei. Anche a me, in passato, è capitato di sentirmi straniera sia in Italia che ad Atene; la mia famiglia non seguiva a pieno le tradizioni italiane ma neanche quelle greche. Oggi però trovo che questo modo di vivere, ovvero questo non sentirsi 100% né italiana né greca, abbia i suoi vantaggi e che ti permetta di avere un’attitudine più ‘aperta’ alla diversità che ti circonda”. 

Uno sguardo al futuro

Nonostante le nuove sfide, come l’aumento degli affitti, la gentrificazione di alcuni quartieri nel mirino degli investimenti stranieri e le difficoltà economiche e sociali a cui la Grecia deve far fronte, il COASIT continua a rappresentare un faro di speranza per molti italiani e un esempio importante di rete di solidarietà all’estero. 

Le volontarie e i volontari contribuiscono alle attività di accompagnamento e di raccolta fondi, ognuna secondo le proprie disponibilità di tempo, per assicurare che nessuno venga lasciato indietro.

Come in tutte le associazioni ci sono stati confronti tra chi contribuisce di più e chi meno, anche perché, onestamente, possono esserci periodi di picco in cui le ‘ore’ di lavoro volontario aumentano e non sempre riusciamo a permettercelo in quanto abbiamo tutti famiglia e lavoro. 

Tuttavia ci rendiamo conto di quanto, dopo 50 anni, il bisogno di assistenza sia ancora molto forte, in particolare nei confronti degli anziani, e il numero di persone in difficoltà potrebbe aumentare; sappiamo quanto sia importante la presenza del Comitato sul territorio e grazie al numero di persone che offrono disponibilità continuiamo a fare il possibile per la nostra comunità“, afferma Cristiana Fagnoni.

In un mondo che cambia rapidamente, il COASIT rimane un punto di riferimento stabile per chi ha bisogno di aiuto, ma anche un esempio virtuoso e concreto di come la solidarietà possa andare a braccetto con la valorizzazione dell’identità culturale, e fare davvero la differenza nella vita delle persone.