Per il secondo anno consecutivo, Transiti Psicologia d’Espatrio propone un percorso formativo online, rivolto a professionisti e professioniste interessati ad approfondire le tematiche della Psicologia Onlife e della Psicologia in contesti di Emigrazione. Questo evento formativo, previsto per il 23 e 24 novembre 2024, sarà un’occasione unica per riflettere su un tema centrale e cruciale: la comunità professionale e il suo ruolo nel benessere psicologico.
Qual è il rapporto tra migrazione e digitale?
In un’epoca di crescente mobilità globale e rivoluzione digitale, il concetto di “appartenenza” assume nuove sfumature. L’esperienza dell’espatrio, solitamente vista come sfida individuale di adattamento culturale, si confronta ora con una realtà ibrida, in cui confini tra online e offline si fanno più sottili, in cui mondo fisico e digitale contribuiscono alla co-costruzione dello stesso contesto culturale. Questa trasformazione richiede un ripensamento di numerose aree, dalla didattica all’intrattenimento, dalla produzione culturale alla medicina, agli approcci della psicologia.
Per molte persone che vivono in paesi diversi da quelli in cui sono cresciute, la sovrapposizione tra comunità fisiche e digitali è un’esperienza comune e reale che connette e avvicina luoghi e culture spesso apparentemente inconciliabili. Questo fenomeno, chiamato da Luciano Floridi “onlife”, ridefinisce non solo le dinamiche sociali, ma anche le modalità di supporto psicologico per le comunità in mobilità.
Il concetto di “casa” intesa come luogo sta evolvendo, così come sta cambiando il ruolo dello psicologo e il modo in queste comunità si formano e interagiscono. Per milioni di persone in mobilità internazionale, la sfida non è solo adattarsi a una nuova cultura, ma anche trovare un senso di appartenenza in un contesto che fonde sempre più il digitale con il fisico, in cui oltre alla cultura manifesta e alle dinamiche relazionali tipiche di ogni nuovo adattamento, si aggiunge un livello ulteriore, quello digitale, trasversale eppure altamente specifico per ciascuna persona.
Psicolog* del presente
La digitalizzazione coinvolge anche il mondo della psicologia che, soprattutto nella sua parte clinica, ha avviato solo negli ultimi anni un’auto-riflessione sull’impatto di questo processo. Tuttavia, questa riflessione è ancora lontana dal definirsi di sostanza e condivisa. L’emergere di piattaforme online ha trasformato non solo il modo in cui le persone accedono ai servizi di salute mentale ma anche i panorami con i quali i professionisti si devono confrontare quotidianamente e che spesso cambiano più rapidamente della capacità di aggiornamento professionale.
Diversi rapporti prevedono una crescita annua tra il 15 e il 25% del mercato della salute mentale online. Questo trend solleva importanti domande etiche e pratiche, specialmente in un contesto in cui la mediazione algoritmica influisce sempre di più sulle dinamiche terapeutiche e relazionali.
La piattaformizzazione della psicoterapia emerge infatti come un trend significativo in cui singoli professionisti devono farsi carico di una progressiva de-resposabilizzazione non solo istituzionale ma anche organizzativa.
In un mondo dove i confini – geografici, culturali e digitali – sono in costante ridefinizione, spesso in modo improvviso e violento, diventa essenziale formare professionisti capaci di supportare efficacemente le comunità globali del futuro, in modo che sviluppino la capacità di osservare il presente con occhio critico, attraverso strumenti che permettano loro di compiere scelte professionali ed etiche consapevoli. La sfida è sviluppare approcci che integrino la comprensione delle dinamiche online e offline, riconoscendo come il benessere psicologico sia sempre più legato alla capacità di creare e mantenere connessioni significative attraverso molteplici dimensioni dell’esistenza.
Non si tratta soltanto di pensare alle sfide attuali, ma di operare un passo necessario verso una comprensione più profonda e flessibile delle dinamiche psicologiche oltre i confini geografici e culturali, coscienti della propria posizione e in un mondo sempre più interconnesso e mobile.
Comunità connesse
Negli ultimi anni, le nostre interazioni con le numerose comunità italiane all’estero ci hanno portato spesso a interrogarci su che cosa definisce una comunità.
A partire da questa domanda abbiamo iniziato ad ampliare l’orizzonte e ulteriori questioni sono emerse: cosa significa creare e stare in una “comunità” per chi si trova in traiettorie di mobilità internazionale? C’è ancora bisogno di pensare alle comunità come basate sulla nazionalità? Perché la comunità è spesso percepita come un’esigenza? Qual è il ruolo delle comunità, anche rispetto a chi ne prende volontariamente le distanze, e quale ruolo possono giocare queste comunità nel promuovere il benessere psicologico di chi vive lontano dal proprio paese d’origine?
Non si tratta soltanto di reti di sostegno reciproco, ma anche di una collettività che è motore di processi di identificazione, di appartenenza e riconoscimento.
Man mano che le persone partecipano attivamente alla vita della comunità, si sviluppa una resilienza condivisa che amplifica la capacità di affrontare le difficoltà quotidiane. Allo stesso tempo, la varietà di esperienze e background che compongono la comunità diventa una risorsa preziosa, capace di arricchire l’identità di ciascun membro, favorendo un senso di appartenenza che va oltre il semplice adattamento culturale. Queste nuove identità hanno spesso bisogno di stabilità, di essere resistenti, e questo bisogno può trasformarsi in rigidità, chiusura, non accettazione e costruzione di narrative che rafforzano le differenze e i legami di forza o di rivalsa e rabbia.
Esiste un fragile equilibrio dello stare insieme, del fare e dell’essere comunità.
La formazione online si articolerà intorno a due temi centrali:
Da un lato, il rapporto della psicologia e della professione dello psicologo in rapporto ai contesti online, individuali, di gruppo, collettivi.
Dall’altro, parleremo di E/Migrazioni e attraverso una lente psicologica metteremo in prospettiva politiche, comunità e relazioni.
Questo percorso formativo è un invito a prendere parte a una conversazione per ripensare il proprio posizionamento professionale e arricchire le proprie competenze. È un passo verso la comprensione e il supporto delle comunità di espatriati in un mondo sempre più interconnesso e complesso.
Mani in pasta
La formazione sarà composta da un blend tra momenti frontali e attività partecipate e informali per permettere di riflettere in modo attivo sulle tematiche e co-costruire nuove riflessioni.
Per chi lavora con espatriati e/o persone in traiettorie di mobilità ma anche per chi vive personalmente questa esperienza, la formazione offre una prospettiva utile per comprendere come nutrire il benessere psicologico attraverso una prospettiva comunitaria . Per ripensare, come comunità professionale, il nostro approccio al benessere degli espatriati, dei migranti, delle persone in mobilità, avvalorando il fatto che, nelle sfide legate alla mobilità, non siamo soli, soprattutto grazie alla forza delle connessioni che creiamo lungo il cammino.
Per professionisti e professioniste che si trovano ad operare in contesti digitali di promozione del benessere psicologico e della salute in generale la formazione permetterà di acquisire un nuovo sguardo maggiormente consapevole e strumenti di lettura dei fenomeni legati alla digitalizzazione delle professioni di cura e supporto.
Informazioni pratiche
Sabato 23 e Domenica 24 novembre 2024
Dalle 9:30 alle 18:00 (CET)
Online
Per maggiori informazioni sulla scaletta e gli interventi delle giornate è possibile consultare il programma completo
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La formazione ha un costo che a Transiti permette di coprire le spese base di gestione. L’eventuale cifra eccedente sarà destinata ad un fondo per il supporto psicologico a prezzo sociale di Transiti Psicologia d’Espatrio che, tra le altre cose, permette a persone in situazione di insicurezza economica o che si trovano in luoghi a minor rendita, di accedere ad un percorso di psicoterapia o accompagnamento psicologico ad un prezzo calmierato.
Abbiamo previsto una tariffa ridotta per persone che si trovano in un percorso di formazione o studi. Nel caso di difficoltà nel sostenere la quota di partecipazione è possibile scriverci alla mail contatti@transiti.net.